Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
sulla loggia. | 133 |
— «Pensate davvero che siano le donne migliori degli uomini?»
— «È una mia opinione istintiva,» rispose Antonio. «Ma per parlar sincero, non posso vantarmi di aver per anco sufficiente esperienza di donne e di uomini da poter decidere questo punto ex cathedra. Questo io so che di tutti i miei simili co’ quali fui in stretta relazione, è una donna che ho trovato di gran lunga superiore agli uomini.»
Come una tale asserzione diretta, potevasi ben sospettare, a compiacere il suo orgoglio di donna, abbia penetrato e fatta diventare silenziosa Lucy, non pretendiamo indovinare. È certo che fu così; e, partito il Dottore, ella seguitò a sedersi lungamente dimentica del mare e del paesaggio, dei libri e dei pennelli, perduta in una apparente estasi melanconica. Povera Lucy! Sir John la scosse da’ suoi pensieri, venendo da lei con una lettera in mano. Era di Aubrey. Diceva come fosse stato costretto da affari del reggimento a ritardare la sua partenza; e che ora non sapeva quando avrebbe potuto partire: certo non prima di quattro mesi; ma avrebbe scritto di nuovo per darne notizia a suo padre. Lucy accolse queste notizie in aria di vero filosofo.
— «Alla fin fine, papà, non sono che quattro mesi; ed è una consolazione che non si abbia a far tanto in fretta per partire.»
— «Bene,» rispose sir John; «per il giro che prende la cosa, potremmo dir felice questa dilazione. Sì, in fin dei conti, questa notizia mi toglie un peso dalla mente: — sarebbe stata un’arida accoglienza per il figlio mio, di non trovar in casa altro che servi. Potremo viaggiare a nostro agio, e trattenerci un poco a Parigi.»
— «Oh papà!» disse Lucy, «non me ne importa nulla di Parigi; restiamocene in questa bella Italia quanto più possiamo.»
— «Ma, mia cara,» rispose piuttosto stizzito il Baronetto, che non amava si facessero tante opposizioni ai suoi progetti: «desidero che conosciate un poco Parigi; è giusto e conveniente. L’anno passato la traversammo in fretta; voi stavate allora molto male, e difficilmente ve ne siete potuta formare un’idea.» Dopo una certa meditazione, quasi discutendo fra sè e sè qualche punto, egli aggiunse: «Benchè di gran lunga inferiore a Londra, Parigi è pur tuttavia un luogo da spendervi alcune settimane piacevolmente. In Parigi sono cose da vedersi: i Campi Elisi, ad esempio, quantunque non possano paragonarsi ad Hyde-Park.»
Questo primo di maggio era destinato ad essere un giorno