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speranza. 117

vincere la sua emozione, e continuò lenta e composta): — «Bene; sia pur così; posso sopportar tutto senza lamentarmi. Non tutti son nati fortunati. Io ho volontà di offrire tutte le mie speranze, in questo mondo, alla Vergin Benedetta, Santa madre de’ dolori. Se è destino che io non debba esser moglie di Battista, bene: io posso rinunziare a lui... — di qua dalla tomba. Ma io non posso, no» — proseguì con uno scoppio di passione, che le fece colar giù le lagrime a rivi — «io non posso sopportare ch’egli si getti al male; che egli, sempre stato un tale esempio di bontà, si metta a rompere i Comandamenti di Dio, e che poi noi siamo separati per tutta l’eternità. Ecco quello che mi strazia il cuore, e mi fa impazzire. Oh no, no! Dio non permetterà questo!»

Per Lucy era la prima volta che le fosse dato di guardare in un cuore addolorato; la prima volta che siffatte cose, come bisogno, stento e angoscia, fin allora per lei astrazioni indefinite piuttosto che severe realtà, le fossero state davanti in forma viva, e avessero narrato a lei la loro mesta istoria, e avessero singhiozzato, e si fossero contorti sotto i suoi occhi, e presso alle sue orecchie. Lasciamo immaginare al lettore, come si sollevassero tutte le santi sorgenti di simpatia e di pietà nel gentil cuore di Lucy, e prorompessero in parole di consolazione, e carezze, e calde promesse di ajuto.

— «Forse voi conoscete il Re?» disse la giovane contadina, sollevando a un tratto la testa con un lampo di speranza negli occhi.

— «No,» disse Lucy; «perchè mi fate questa domanda?»

— «Perchè,» disse Speranza, «se gli aveste potuto raccontare l’istoria di Battista, son sicura ch’egli sarebbe stato pietoso di noi. Oh! se il Re potesse soltanto saper la cosa, egli ne proverebbe dispiacere. Perchè mai potrebbe, egli sì grande sul trono, voler che la povera gente sia rovinata?»

— «Se noi non possiamo parlare al Re,» disse Lucy, «possiamo scrivergli — intendo dire, che possiamo mandargli un memoriale in favor di Battista.»

— «Non servirebbe a nulla,» rispose la giovinetta abbattuta. «Memoriali mandati da poveri non giungono mai al Re, i cattivi consiglieri li intercettano.»

— «Ma forse,» insistè Lucy, «noi possiamo trovare alcuno che prometta di rimettere il memoriale nelle mani stesse del Re.»

Speranza scosse il capo con incredulità. Era chiaro che ella aveva dei memoriali un’opinione tanto cattiva quanto il dottor Antonio.