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piccole scoperte. 97


Università forestiera. Bordighera tuttavia aveva a cuore che io fossi il suo medico; e una deputazione composta del Sindaco e di uno o due Consiglieri, si recò in quel tempo a Torino per vedere cosa si potesse fare. Il Comandante di San Remo, del quale io era divenuto amicissimo, appoggiò la deputazione, e scrisse in mio favore. I miei servigi furono pomposamente messi innanzi e fatti valere, e alla fine la mia nomina — un affare di Stato — ricevette il sigillo e la segnatura officiale. Ecco come venni a stabilirmi in questo paese di provincia quale medico, e medico-condotto.»

— «Che triste destino esser cacciato così dal paese natio e dalla propria casa, lontano da quelli che uno ama di più!» sclamò Lucy colle lagrime agli occhi. «Quello che mi avete detto ora mi dà un’idea di uno stato di cose che non mi sarei mai sognato da prima. Vi stupirete della mia ignoranza — ma di grazia, quanti Stati separati vi sono in Italia?»

— «Tanti,» rispose Antonio, «che se pur non li conto sulle dita, nemmeno son sicuro del loro numero. Lasciatemi vedere: c’è Napoli, compresa la Sicilia; Roma, Sardegna, Toscana, Parma, Lucca1, Modena, e il Lombardo-Veneto sotto il dominio austriaco, che fa otto.»

— «E tutti i Governi sono lo stesso?»

— «Tutti lo stesso, ciascuno e tutti fondati sul principio d’oppressione.»

— «E quello del Papa — è cattivo come gli altri?»

— «Come gli altri, anzi, se è possibile, anche peggio. Eppur oso dire che non v’accorgeste.»

— «A dire il vero,» disse Lucy un po’ imbarazzata, «a queste cose io non ho mai pensato.»

— «Non fa maraviglia, all’età vostra. Una signorina che va a Roma per salute e per divertimenti, non è probabile si prenda molto fastidio del carattere del Governo. Conoscete molte famiglie romane?»

— «Quasi nessuna, se si eccettua quella del principe Sofronia. Ci facevamo visite fra Inglesi esclusivamente.»

— «Ciò che accade quasi universalmente tra i forestieri. Vengono in Italia come andrebbero in un comodo albergo;

  1. Una clausola del trattato di Vienna provvide che, dopo la morte di Maria Luisa d’Austria duchessa regnante di Parma, Il duca di Lucca fosse ristabilito ne’ suoi paterni Stati di Parma, e Lucca fosse incorporata alla Toscana. Queste mutazioni avvennero nel 1847 alla morte di Maria Luisa; e per conseguenza il numero de’ piccoli Stati d’Italia fu allora diminuito di uno, cioè di quello di Lucca.