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Gli uomini non riescono se non con somma difficoltà, se pur vi riescono, a formarsi il concetto di una sostanza incorporea, essenzialmente diversa da quella che cade loro sotto i sensi. L’incorporeo per essi non è di solito altro che un’attenuazione, una rarefazione del corporeo, uno stato di minima densità, paragonabile, anche se minore, a quella propria dell’aria, o della fiamma. Per tutti gli uomini non civili, e per la massima parte ancora di quelli che si chiamano civili, l’anima è un fiato, o un vapor leggiero, e si può vedere sotto apparenza di ombra. Gli dèi di tutte le mitologie sono o poco o molto corporei; quelli della greca si nutrono d’ambrosia e di nettare, e se si cacciano, come usan