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La fine del diavolo 449

egualmente. Le minori si salvano dal suo urto più facilmente che non le maggiori, appunto perchè offrono minor presa, e di poco spazio e di poco nutrimento si contentano; così l’erbe del prato sono appena agitate dal turbine che passa, mentre gli alberi più poderosi sono divelti. La scienza può lasciar sussistere l’umile superstizione, di piccolo significato e di poca efficacia, vegetante a fior di terra; ma non la superstizione rigogliosa e tenace, che con le infinite propaggini le attraversa ogni tratto la via; non la superstizion prepotente che aveva empiuto del diavolo le cose e le anime, la natura e la storia. Questa superstizione essa necessariamente combatte ad ogni passo che muove, dovunque la incontri; ed ecco perchè, mentre continuano a vivere indisturbati nella fantasia popolare molti fantasmi, prole vivace della paura e dell’ignoranza, il diavolo vien meno, il diavolo muore, il diavolo sfuma.


Strana vicenda delle cose di quaggiù! muore e sfuma per virtù della scienza quel diavolo che già fu creduto suscitatore delle inquiete curio-