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La fine del diavolo 447

quelle. Chi dice scienza, dice, tra l’altro, il contrario di demonismo. Il demonismo nasce spontaneo nella storia, non per opera di ciurmadori; e risponde a certa condizione degli spiriti, e a certi modi di cognizione. L’uomo rozzo non riesce altrimenti a spiegarsi i fenomeni della natura che ponendo una volontà simile alla sua dietro a ciascuna cosa, popolando il mondo di esseri superiori alla natura, buoni o cattivi. È questo il demonismo. Viene la scienza, e fa vedere che dietro le cose non ci sono volontà capricciose, ma forze disciplinate, e che la natura non obbedisce ad arbitrii, ma a leggi. Il demonismo è, perciò solo, incontanente e irreparabilmente distrutto. Gli uomini del medio evo veggono e sentono il diavolo per tutto, nel vento che imperversa, nell’onda che irrompe, nella fiamma che divampa, nella folgore, nella grandine, nel fuoco fatuo, nelle malattie, nel pensiero e nel sentimento lor proprio; gli uomini moderni, per poco che abbiano qualohe coltura, non veggono nella vita delle cose se non una perpetua fluenza di cause e di effetti, della quale si può, ogniqualvolta soccorra cognizion suffi-