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La fine del diavolo | 443 |
d’amore possa dannare ad un perpetuo inferno, ad una malvagità irreparabile, ad un castigo spaventoso ed inutile, appunto perchè eterno, le sue povere creature! Ora, la religione vera (l’abbiano a mente coloro che se ne credono maestri) non è quella che rigida e assiderata si costringe nei dogmi, ma quella che viva e mobile, a guisa di fiamma, divampa negli animi, e li riscalda, e illumina le vie della vita.
Come muta la religione, così muta ancor la morale, e le due mutazioni non possono andar disgiunte l’una dall’altra, ma l’una è coordinata all’altra, e determinata dall’altra, ed entrambe sono condizionate da altre mutazioni via via, e a volta loro le condizionano, compiendo così quel vasto e labile cerchio di cause e di effetti per cui si muove infaticabilmente la vita storica della umanità.
Checchè altri possa dire in contrario, mosso da preconcetto, o da erronea cognizione di tempi e di cose, la morale cresce nel mondo, inteso, sotto il nome un po’ vago di morale, l’insieme di quegli stati mentali e di quelle forme di ope-