|
Il diavolo ridicolo e il diavolo dabbene |
417 |
serve con somma fedeltà e discrezione, anzi, in certa congiuntura, scampa lui e la moglie da sicura morte. Scopertane la natura, il cavaliere non osa più tenerlo con sè, ma gli dice di chiedere qual premio più gli piaccia de’ suoi servigi. L’onesto demonio chiede una piccola somma, e avutala la restituisce al padrone, pregandolo di voler comperare con essa una campana per certa chiesa povera. Così racconta il nostro Cesario. Un altro diavolo stette più tempo ai servigi del vescovo di Hildesheim, secondo attesta il Trithemio. In un vecchio racconto italiano si legge di un diavolo che stava con certi monaci e faceva con grandissima diligenza e puntualità il lavoro di dieci servitori: “onde subitamente apparecchiava la mensa e sparecchiava, e spazzava e lavava le scodelle, e così molti altri servigi: e che più è, sonata la prima volta al mattutino, toglieva un bastone e picchiava le celle, sollicitandogli ch’andassero a dire mattutino nella chiesa.„ Un esempio ancora e poi potrà bastare. Il cronista tedesco Bernardo Hederich (secolo XVI) racconta la storia di un diavolo, il quale servì lungo tempo onestamente in