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406 Capitolo decimoquarto

l’inferno, immerso sette volte nel più profondo del pozzo infernale. Satana, di ritorno dalla terra, ove non ha potuto in modo alcuno nuocere a Cristo, è scamatato a dovere, sebbene si appelli all’inferno tutto. In un’altra scena, Satana, Astarot e Berich sono presenti all’ascensione di Cristo; ma Satana solo può dire d’averla veduta. Astarot, quando vuole alzar gli occhi al cielo, cade riverso con le gambe all’aria, e Berich riceve un gran picchio sul capo. Si risolvono di tornare in inferno, sebbene sappiano qual festa li aspetti:

Astarot: Ce ne sera pas sans sentir
              des miches de nostre couvent.
Berich: Bé! nous en sentons bien souvent,
              par quoy ne m’en fait point si mal.

Un’altra volta Satana è legato con catene arroventate e trascinato per l’inferno: Lucifero gli domanda se suda. Nel Mistero di San Desiderio, composto circa quello stesso tempo da Guglielmo Flamang, i diavoli escono in vantamenti ridicoli, adoperando un linguaggio ridicolo e sconcio. In un altro, intitolato Pierre le changeur mar-