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Il diavolo ridicolo e il diavolo dabbene 405

chino e Calcabrina, si azzuffano per ciò, e cadono nel bel mezzo del bollente stagno, d’onde i compagni li traggono coi raffii. Somigliantissimi a questi di Dante sono i diavoli che si vedono trescare per entro ai Misteri e alle Moralità del medio evo e della Rinascenza, e l’officio principale loro è quello di far ridere gli spettatori, con l’aspetto buffonescamente mostruoso, coi lazzi e con le smorfie, rincorrendosi e picchiandosi sulla scena. Essi appajono frequentissimi in drammi di sacro argomento francesi, inglesi, tedeschi; molto meno nelle Sacre Rappresentazioni italiane.

In un Mistero francese composto nella seconda metà del secolo XV da Arnoul Greban, e intitolato La nativitè, la passion et la rèsurrection de N. S. Jèsus-Christ, Mistero che conta 34574 versi e non meno di 393 personaggi, sono parecchie scene in cui i demonii hanno parte assai ridicola. Saputo che il mondo sta per essere redento, Lucifero fa convocare a suon di tromba tutti i demonii: chi non risponde alla chiamata, chi manca al consesso, è frustato senza pietà, trascinato sulle natiche attraverso