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Seguitano le disfatte del diavolo 387

via il processo non perviene se non per opera del famoso Bartolo da Sassoferrato (1313-1357), di cui si ha in latino, un Trattato della questione ventilata innanzi al Signor Gesù Cristo, fra la Vergine Maria dall’una parte e il diavolo dall’altra. Il demonio accusa il genere umano, Maria lo difende, Cristo è giudice, Giovanni Evangelista notajo e scrivano della curia celeste. Il processo comincia con una regolare citazione, e la prima udienza è fissata, a dispetto di Satana, pel venerdì santo. Satana tenta di ricusare l’avvocata della parte avversaria per due ragioni, la prima perchè madre del giudice, la seconda perchè donna; ma non gli riesce. Invoca allora, in appoggio del suo diritto, la prescrizione, e dall’una parte e dall’altra si cita a gara con grandissimo impegno il Corpus juris. La sentenza, favorevole al genere umano e contraria al suo avversario, reca la data del 6 aprile 1311. Più altri processi consimili si hanno in latino, in italiano, in francese, in tedesco. In essi il querelante è sempre il demonio, l’accusato il genere umano, o la Vergine Maria, la quale talvolta si presenta invece come