dentore, la dolcissima Vergine Maria. Ella è la regina del cielo e la dominatrice dell’inferno. Satana trema dinanzi a lei, trema e si nasconde solo che oda pronunziare il suo nome soavissimo. Ella è la salute, non pur degl’infermi, ma dell’intero genere umano, perchè, da una parte, non lascia fare a Satana la centesima parte del male ch’ei vorrebbe e potrebbe fare; da un’altra placa l’ira di Dio, e ottiene che non si rovesci, come giustizia vorrebbe, sui peccatori. San Damiano, rapito in estasi, la vide che con le sue preghiere tratteneva Cristo da distruggere il mondo pieno d’ogni scelleraggine e d’ogni bruttura. I fedeli costantemente la invocano, a lei confessano colpe e bisogni, in lei pongono ogni speranza: la salutazione angelica sale perpetuamente da questa valle di miserie al suo trono; le lunghe litanie formano come tanti invisibili lacci d’amore per cui le anime si sospendono a lei. Il suo potere è illimitato, e pari al potere è in lei la misericordia. Ella nulla sdegna e nulla tralascia di quanto può giovare a chi le si raccomanda, sia pure il più malvagio e indurito peccatore di questo mondo. Ella