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Ancora l'inferno 337


Ma con o senza temporanea mitigazione e temporaneo riposo, le pene infernali duravano per l’eternità. La dottrina propugnata nel terzo secolo da Origene, uno dei più grandi spiriti per certo ch’abbia prodotto l’antichità cristiana, la dottrina cioè della salvazione finale di tutte le creature, e del ritorno a Dio di tutto quanto venne da Dio, pure insegnata, nel secolo successivo, da Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa, era caduta sotto la riprovazione dei più gelosi custodi della verità dogmatica, sotto l’anatema dei concilii, e aveva in tutto ceduto il luogo alla dottrina della dannazione eterna ed irrevocabile. La spaventosa minaccia era perciò perpetuamente presente agli spiriti, e di ogni mezzo si usava perchè fosse rincalzata a dovere e impressa con più forza, più addentro. Le arti a gara ajutavan la fede; e Giotto nell’Arena di Padova, l’Orcagna sopra una parete di Santa Maria Novella in Firenze, un pittore non accertato nel Campo Santo di Pisa, in luogo consacrato all’eterno riposo, altri altrove, ritraevano con pennelli di fiamma i terrori e gli orrori dell’abisso infernale. Nei