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274 | Capitolo nono |
tori avrebbero volentieri abbruciato l’intero genere umano, pur di vincere l’iniquità e debellare il nemico. Io non intendo rinarrar qui cose note, e, benchè note, meritevoli sempre di meditazione e di studio: qualche rapido cenno potrà bastare al proposito mio.
Le persecuzioni contro le streghe imperversarono più particolarmente sul finire del secolo XV e nei due secoli che vennero poi. Non già che non se ne trovino esempii anche prima, e parecchi; ma, strano a dire, essi diventano più frequenti e più terribili come più i tempi procedono, scostandosi dalla barbarie medievale e approssimandosi alla civiltà nuova del Rinascimento. In uno dei capitolari di Carlo Magno è detto espressamente che coloro i quali attendono alle arti fallaci della magia debbono, come seguitatori della superstizione pagana, essere presi e ammoniti; se perseverano nell’errore, debbon essere tenuti in carcere fino a tanto che non si sieno emendati. In altro capitolare il glorioso imperatore dice più saviamente ancora: “Se alcuno sia che, ingannato dal diavolo, creda, secondo l’usanza dei pagani, esservi stre-