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La magia | 269 |
settimana, ma in giorni diversi, secondo i paesi, e c’erano poi, nell’anno, riunioni più generali e solenni, le quali ponevansi di preferenza in giorni prossimi alle maggiori feste religiose. In Germania la principale solennità delle streghe cadeva la notte di Santa Valpurga, come sanno quanti hanno letto il Fausto del Goethe.
Le streghe (giacchè degli stregoni era, come ho detto, scarsissimo il numero) si recavano al giuoco dopo essersi unto il corpo di certi unguenti, a cavalcioni di granate, di forconi, di pale da forno, di sgabelli, o anche di caproni, di porci e di cani diabolici. Volavan per l’aria, non molto alto da terra, e dovevano por mente di non pronunziare, durante il viaggio, il nome di Cristo, e di non lasciarsi cogliere dal suono mattutino dell’Ave Maria, se non volevano capitombolar giù, con pericolo grande di fiaccarsi il collo.
Le cerimonie, i riti e gli spassi del giuoco variavano secondo i paesi, mutarono coi tempi; e chi volesse conoscerli tutti dovrebbe leggere i trattati speciali, i così detti Martelli o Flagelli