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I patti col diavolo | 229 |
la benedizione, e rifatto partecipe dei sacramenti, torna a vivere lieto con la sua sposa, frodando il diavolo e fruendo tranquillamente dei suoi beneficii.
In questa istoria, rinarrata con qualche leggiera diversità da Giacomo da Voragine e da altri, chi fa la più trista figura non parmi sia il diavolo, il quale, avendo fedelmente mantenuto le sue promesse, vuole con ragione che l’altro patteggiatore faccia lo stesso. Il suo diritto è pieno ed inoppugnabile, e san Basilio non può spogliarnelo, se non carpendogli la scrittura che lo sancisce.
In altra istoria, che ora riferisco, il peccatore pentito non riesce a riavere la scrittura, e qualche dubbio rimane della salvazion sua. In che tempo avvenissero i casi vi si narrano non si sa propriamente; ma e i casi, e l’anonimo racconto greco che li contiene, sono, senz’alcun dubbio, antichissimi.
Nella città d’Antiochia viveva una vedova dabbene, con una sua figliuola per nome Maria. Madre e figlia menavano vita esemplare, tutta