Pagina:Il diavolo.djvu/227


Amori e figli del diavolo 219

con indicibile giubilo dalla madre, e dove tutto si consacra poi al servizio della Vergine benedetta.

In un’altra storia il diavolo rapisce, appena nato, il fanciullo che gli fu consacrato, lo fa nutrire, e lo mena poi con sè in giro pel mondo, trattandolo con ogni riguardo sino all’età di quindici anni. Allora san Giacomo glielo toglie e lo restituisce ai genitori. In altri racconti i figliuoli sono, non donati, ma venduti al diavolo, il quale fa come i ladri: quando non può rubare, compra. Nè tali mercati si facevano coi figliuoli soltanto. In una storia che dovrò riferire più oltre, un cavaliere fa un patto col diavolo, e s’impegna di dargli la propria moglie dopo trascorsi sette anni: quanti in suo luogo gliel’avrebbero data subito! In un’altra si vede come al diavolo potessero esser date persone affatto estranee, e come il diavolo, almen qualche volta, volesse che quelle donazioni fossero fatte col cuore, e non con la bocca soltanto. Eccola. Un pessimo esattore, avaro e crudele, andava un giorno a certo villaggio, per farvi una delle solite esazioni. Per via si accompagnò