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Amori e figli del diavolo 201

prete e si giace con lei. La fanciulla confessa la cosa al padre, il quale, per tagliar corto alla tresca, allontana la figliuola da casa e la manda oltre il Reno. Cápita il diavolo, e non trovando più la sua ganza, corre dal padre e gli grida: “Malvagio prete, perchè mi hai tu tolta la moglie?„ e gli dà tale un picchio nel petto che dopo due giorni il pover uomo rende l’anima.


Abbiam veduto che i diavoli, o a torto, o a ragione, generavano, e poichè essi erano innumerevoli, non è a meravigliare se grandissimo era il numero dei loro figliuoli. Giordane, storico dei Goti nel VI secolo, afferma che gli Unni nacquero dal commercio di orribili maliarde con demonii incubi; e durante tutto il medio evo ci fu una spiccata tendenza a considerare come figliuoli del diavolo i bambini deformi ed i mostri, che per ciò appunto sperdevansi senza scrupulo alcuno. Nel 1265, una dama che aveva passata la cinquantina, Angiola de Labarthe, confessò in Tolosa d’aver generato col diavolo un figliuolo con testa di lupo e coda di serpe, che bisognava nutrire con carne di bambini.