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Soprusi, angherie e violenze del diavolo 141

capitava loro sotto; ma questa specie di danno recavano più volentieri ai profani che ai santi, i quali, o non possedevano nulla, o delle cose proprie non si curavano punto. Tuttavia un demonio tentò una volta con una scure di demolire la cella del santo eremita Abramo, là nel deserto, e un’altra volta diede fuoco alla stuoja su cui il santo dormiva. Se si trattava di santi, assai più volentieri che alle cose, i diavoli si attaccavano alle persone.

Per cinque anni continui san Romualdo dovette soffrire che il diavolo venisse ogni notte a sederglisi sulle gambe e sui piedi. A sant’Egidio, una volta, il diavolo saltò sulle spalle e ci si aggrappò così fortemente, che per più tempo non ci fu verso di levarglielo di dosso. Da questi due si fece sostenere e portare; altri, per contro, sostenne e portò egli stesso, ma, si può credere, con poco loro gusto. Più e più volte levò per l’aria, e trasportò da questo a quel luogo, la buona beghina Gertrude da Oost. Santa Francesca Romana fu da lui ripetutamente sollevata per i capelli, e una volta tenuta sospesa sopra carboni ardenti. I diavoli