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Il diavolo tentatore 131

esposti alla tentazione, e la tentazione durava tutta la vita. Il santo, anzichè andarne immune, la sperimentava più violenta e più assidua di ogni altro: ciò nondimeno egli aveva un modo di liberarsene del quale non potevano fruire i miseri peccatori. Quando egli aveva domati in sè tutti gli istinti e tutte le energie; quando a furia di digiuni, di flagellazioni, di veglie, di orazioni, aveva uccisa la carne, scombujata la memoria, spenta la fantasia, assiderato l’intelletto; quando aveva fatto dentro di sè il silenzio e la immobilità della morte, la tentazione cessava, come cessa la fiamma, quando più non trovi a che appigliarsi. Chi abbia, come san Simeone Stilita, passato mezzo secolo in cima a una colonna, può ridersi di tutte le arti del tentatore. Il santo, diventato un sasso, ha raggiunto la perfezione.