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Satana non ispera più di riconquistare in cielo il posto che ha perduto. Egli rimpiange l’antica felicità, ma nel rimpianto non anneghittisce, anzi procura di accrescere a sè stesso grandezza e potenza. Egli è re; vasto e popoloso è il suo regno, ed ei può farlo maggiore e popolarlo vie più. Se l’umanità non sarà più sua tutta intera, sarà ancora sua la più parte. Rendere labile e scarso, quanto più far si possa, il frutto della redenzione; moltiplicar sulla faccia della terra l’errore; far della terra, invano bagnata del sangue di Cristo, un altro inferno, e della storia umana una sequela rovinosa di mali, dove peccato e dolore s’indentano l’uno nell’altro; tale sarà il suo costante proposito, tale il perpetuo suo studio. Ogni peccato com-