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Il cittadino, cogliendo l’opportunità di partecipazione alle politiche wiki, può diventare opinion maker: “è il massimo della politica, il massimo della gestione della cosa pubblica” (Magrini, 2008, 81). Il web, infatti, può essere una piattaforma ad uso bivoco: da un lato offerta di servizi, dall’altro coinvolgimento degli utenti, come Tim O’Reilly per primo ha affermato (Miani). Esistono già alcune good-practice in proposito: Cottica parla del progetto inglese Fixmystreet[1], un sito che permette ai cittadini di segnalare problemi locali, segnalazioni che vengono poi inoltrate all’autorità responsabile. Tuttavia anche in Italia stanno prendendo piede esperienze di questo genere: per esempio, il Comune di Spinea ha attuato un progetto simile[2].
Cottica porta inoltre come good-practice Theyworkforyou[3], sito di monitoraggio dell’attività parlamentare britannica, integrato con WritetoyourMP[4], che permette di segnalare al Parlamento il proprio appoggio o dissenso.

Le politiche wiki si pongono dunque in un contesto di apertura dei procedimenti amministrativi, al fine di creare decisioni inclusive e partecipate, processo iniziato negli anni 90, ma che presenta alcune criticità generali. Uno dei problemi è la difficoltà del coinvolgimento di tutti gli stakeholders a una decisione pubblica. Un altro è l’abitudine delle amministrazioni ad aprirsi a una partecipazione che si limita ad essere solo consultiva (Cottica, 2010). Infine esiste un problema di linguaggio: la comunicazione istituzionale è tradizionalmente unidirezionale e a stile formale, non compatibile con il linguaggio del web 2.0 (Zarro, 2008).
Ora grazie alla Rete è possibile aggirare queste criticità. Cottica sostiene che la Rete sia il candidato naturale alle modalità di collaborazione in quanto ubiqua, aperta, economica e asincrona. Non è più necessario selezionare a priori gli stakeholders da includere nella decisione: quando si apre un processo decisionale basterà segnalarlo e saranno le persone ad auto selezionarsi in base a interesse e tempo da investire. L’apertura e l’inclusività resa possibile dalle politiche wiki comporta anche il vantaggio di essere protetta dalle critiche a posteriori, in quanto chiunque avesse voluto

  1. http://www.fixmystreet.com/
  2. http://www.comune.spinea.ve.it/ (in Zarro, 2008, 77)
  3. http://www.theyworkforyou.com/
  4. http://www.writetothem.com/