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La promessa è il requisito fondamentale in quanto crea il desiderio di partecipazione.
Deve trasformare un utente potenziale in utente effettivo e, per essere convincente, deve
colpire il punto di equilibrio tra il troppo generico e il troppo radicale/specifico. Inoltre,
più è alto il numero di utenti richiesto più è difficile che il gruppo riesca a nascere dal
momento che gli utenti potenziali saranno più scettici sul fatto che un numero
sufficiente di utenti riesca a unirsi. Questo problema può essere affrontato rendendo più
semplice l’ingresso nel gruppo.
Per far sì che un progetto entri nell’agenda di qualcuno deve offrire valore personale per
ogni utente. Shirky e Cottica fanno riferimento alla nascita di Flickr e alla dichiarazione
di una delle co fondatrici, Chaterine Fake: “ho imparato che devi salutare
personalmente i primi diecimila utenti”. Infatti, dal momento che le Rete è fatta di
persone, offrire valore personale significa avere un rapporto diretto con chi collabora al
progetto, almeno fin dove è possibile.
Shirky riporta inoltre la mail iniziale in cui Larry Sanger chiedeva contributi al neo-nato
progetto Wikipedia: “fatemi un piacere, andate sul sito e aggiungete un articolo, ci
vorranno al massimo cinque o dieci minuti”. Egli presentò il progetto come un favore e
come un esperimento, ponendo l’enfasi sulla semplicità dello strumento. La mission
attuale di Wikipedia dichiara: “immagina un mondo in cui ognuno possa avere libero
accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana”: la dimensione della promessa è
cresciuta insieme alla qualità del progetto. La promessa implicita però non cambia, e
consiste nel contribuire al miglioramento del progetto.
Lo strumento deve essere coerente con promessa e patto. Non esiste uno strumento
adatto in generale ma esso deve potersi adattare al lavoro richiesto, deve aiutare le
persone che lo usano a svolgere il lavoro da fare. Uno strumento deve anche potersi
adattare ai metodi di interazione che deve sostenere.
Il patto è l’aspetto più complesso in quanto è il meno esplicito e non può essere
totalmente predeterminato: gli utenti ne devono avere il controllo. Il patto richiede
negoziazione con la community e quindi richiede dei costi di transazione. È costruito in
base alle aspettative che i membri del gruppo hanno gli uni degli altri, e sfocia in un
modo di comportamento conosciuto e condiviso da tutti. Il patto su cui si basa Linux,
per esempio, è la licenza pubblica GPL, che lo rende un progetto aperto, senza diritti
riservati. Tale scelta è la prova dell’impegno di Torvalds nel voler impedire di