Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
fornisce sia un costo più basso che un valore più alto rispetto al prodotto di un’azienda.
Cottica cita il concetto di distruzione creatrice (Cottica, 2010, 207) dell’economista
austriaco Joseph Schumpeter, il quale per primo ha asserito che l’innovazione è spesso
distruttiva e che l’avanzamento dei mercati passa per il loro fallimento.
L’open-source permette l’esplorazione di possibilità multiple e crea un valore
irraggiungibile da un’azienda. Le aziende non possono permettersi di assumere
lavoratori che apportino un unico, magari piccolo, contributo (per quanto importante),
cosa che invece possono fare le organizzazioni tra pari. Linux, per esempio, è stato
creato sfruttando la buona idea di chiunque e in questo modo modifica l’ambiente
concorrenziale, non dimenticando quel 20% di possibilità di paretiana memoria.
1.8. Amatorializzazione di massa e User Generated Content
Secondo Anderson ci troviamo nell’era Pro-Am, l’epoca in cui professionisti e amatori
collaborano fianco a fianco. Grazie alla rivoluzione tecnologica, infatti, è cambiata la
tradizionale divisione tra professione e lavoro (Shirky, 2008, 45). Oggi non è più
necessario essere un professionista per dedicarsi a determinati ambiti o argomenti.
Grazie alla democratizzazione dei mezzi di produzione e distribuzione, chiunque è in
grado di produrre e diffondere potenzialmente al mondo intero le proprie creazioni.
Una professione nasce quando esiste una risorsa scarsa che richiede un certo grado di
specializzazione per essere gestita. Consideriamo per esempio il mercato
dell’informazione. I mezzi di informazione tradizionali, che si basavano sulla carta
stampata o sulle frequenze di trasmissione, operavano in un mercato di scarsità. Tale
industria dell’informazione aveva bisogno di editori, proprietari dei mezzi di produzione
e distribuzione dell’informazione, e di giornalisti in grado di accedervi. Ma internet ha
rivoluzionato il sistema dell’informazione e ora la pubblicazione delle informazioni non
è più monopolio dei giornali: internet rende possibile l’amatorializzazione di massa
della pubblicazione.
Conseguentemente cambia anche ciò che era tradizionalmente inteso come notizia.
Prima la notizia consisteva in quello che veniva stabilito potesse essere di pubblico
interesse e che quindi meritava di essere trattato dai mezzi di comunicazione. Questa
definizione poteva essere adatta quando la possibilità di diffondere informazione era
ancora appannaggio dei gruppi editoriali e di conseguenza i costi e lo spazio di