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cooperative, [ha permesso] di produrre un nuovo e più ricco ambiente informazionale”
(Benkler, 2007, 5).
Esistono prodotti crowdsourced emergenti in maniera totalmente spontanea e auto
organizzata. Tuttavia, come afferma Clay Shirky (2008), specialmente per le azioni più
complesse si necessita di un certo livello di controllo/coordinamento. A tal fine, il
crowdsourcing implica un nuovo approccio nel fare cose: è necessario creare l’ambiente
e le condizioni che permettano alla folla di esprimere le proprie competenze. Le aziende
che utilizzano il crowdsourcing come free-rider, che vedono la folla solo come risorsa
di lavoro a basso costo, sono destinate a fallire: come afferma Howe, la comunità
quando è sfruttata se ne rende conto e priva l’azienda di credibilità e fiducia, che sono i
pilastri fondamentali per intraprendere qualsiasi azione di collaborazione tra pari.
1.3. Una nuova forma di organizzazione sociale
Per indagare quali sono le novità introdotte da un approccio crowdsourced alla
produzione è necessario fare un passo indietro e capire quali sono le trasformazioni
sociali ed economiche che lo rendono possibile.
Secondo la teoria dei costi di transazione dell’economista statunitense Oliver Eaton
Williamson e successivamente arricchita e appoggiata da altri autori (come Benkler e
Shirky) esistono tradizionalmente due modalità di organizzazione della società e del
lavoro di gruppo: il mercato e la gerarchia.
I costi di transazione sono quei costi necessari per accedere a uno scambio economico,
valutarne l’equità e portarlo a termine. Essi nascono quando nasce l’ipotesi di uno
scambio, ed indicano sia lo sforzo dei contraenti per arrivare ad un accordo, sia una
volta che l’accordo sia stato raggiunto i costi che insorgono per fare rispettare quanto
stabilito1. Entrambe le tradizionali forme di organizzazione comportano dei costi di
transazione.
In un mercato completamente aperto, i lavoratori stipulano scambi direttamente gli uni
con gli altri, in un rapporto che si determina in base al prezzo. Questo comporta però
alcuni costi di transazione. Analizzando infatti il mercato come un gruppo in cui i
singoli devono comunicare per portare a termine uno scambio, il mercato subisce quello
che Shirky definisce il paradosso del compleanno: “a parità di fattori, coordinare