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I QUATTRO GRANDI ERRORI.
1.
Errore della confusione tra la causa e l’effetto. — Non vi è errore più pericoloso di quello di confondere l’effetto con la causa: io chiamo ciò la vera perversione della ragione. Nondimeno questo errore fa parte delle più antiche e delle più recenti abitudini dell’umanità: esso è anche santificato tra di noi, esso si chiama «religione» e «morale». Ogni proposizione che formula la religione e la morale contiene questo errore; i preti ed i legislatori morali sono i promotori di questa perversione della ragione. Cito un esempio. Tutti conoscono il libro del celebre Cornaro ove l’autore raccomanda la sua dieta ristretta, come ricetta di una vita lunga e felice — e altrettanto virtuosa. Ben pochi libri sono stati tanto letti, ed oggi ancora, in Inghilterra, se ne stampano ogni anno molte migliaia di copie. Io sono persuaso che nessun libro (eccettuato la Bibbia, ben inteso) non ha mai fatto altrettanto male, non ha mai accorciato tante esistenze quanto quello strano libello il quale parte del resto da una buona intenzione. La ragione è nella con-
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