Pagina:Il crepuscolo degli idoli.djvu/41


FEDERICO NIETZSCHE

questo mio cattivo occhio vedo il mondo, con questa cattiva orecchia lo ascolto... Porre qui delle questioni con il martello e forse intendere come risposta quel famoso suono vuoto che parla di viscere gonfiate — quale rapimento per qualcuno il quale dietro le orecchie possiede ancora altre orecchie, — per me, vecchio psicologo incantatore di topi, che arrivo a far parlare ciò che giustamente vorrebbe restar muto....

Questo scritto pure — come lo rivela il titolo, — è prima di tutto un sollievo, una macchia di luce, un salto da un lato nella oziosità di un psicologo. Forse è questa una nuova guerra? Forse vi si sorprendono i segreti di nuovi idoli?... Questo piccolo scritto è una grande dichiarazione di guerra; e per ciò che riguarda il sorprendere i segreti degli idoli, questa volta non si tratta di dèi alla moda, ma di idoli eterni che si toccano qui con il martello come si farebbe con un diapason, — in ultima analisi, non vi sono idoli più antichi, più convinti, più ampollosi... Non ve ne sono neanche di più vuoti... Il che non impedisce che siano quelli nei quali si crede di più; così è che, anche nei casi più nobili, non vengono mai chiamati idoli...

Torino, 30 Settembre 1888,

il giorno in cui fu compiuto il primo libro de

«La Trasmutazione di tutti i valori».

FEDERICO NIETZSCHE.



42 —