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FEDERICO NIETZSCHE |
umana, il «creatore di nuovi valori» gli appare come un essere superiore drizzantesi ben al disopra dell’umanità volgare, dominante dall’alto gli uomini d’azione che subiscono senz’accorgersene l’influenza del suo pensiero, e non fanno altro che realizzare nel mondo visibile le sue concezioni ed i suoi sogni. Gesù Cristo fu uno di quei contemplativi il cui pensiero ha avuto nella storia degli uomini una prodigiosa ripercussione; fu il profeta della prima grande «trasmutazione dei valori» da cui è uscita la tavola attuale dei valori. Ed è a lui che Nietzsche, il profeta della seconda «trasmutazione dei valori», viene a poco a poco a compararsi e ad opporsi. Gesù è morto troppo presto, insegna Zarathustra:
«In verità egli morì troppo presto, quell’Ebreo che amarono i predicatori della lenta morte. E per molti, poi, fu una fatalità ch’egli morisse troppo presto.
«Egli non conosceva ancora che le lacrime e la melanconia dell’Ebreo così come gli odii dei Buoni e dei Giusti, l’Ebreo Gesù: ed ecco che il desiderio della morte lo ghermì all’imprevisto.
«Perchè non è restato nel deserto, lontano dai Buoni e dai Giusti!... Forse avrebbe imparato a vivere e ad amare la terra — e poi anche a ridere!
«Credetemi, o miei fratelli! Egli morì troppo presto; egli stesso avrebbe rinnegato la sua dottrina se avesse vissuto fino alla mia età! Egli era abbastanza nobile per rinnegarsi.
«Ma egli non era ancora ben maturo...».
Zarathustra-Nietzsche appare a sè stesso come il continuatore — cioè il distruttore — dell’opera di
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