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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI

re... Tale è la riconoscenza dell’umanità: essa comprende a controsenso i suoi benefattori.


45.

Il criminale ed i suoi analoghi. — Il tipo del criminale è il tipo dell’uomo forte posto in condizioni sfavorevoli, l’uomo forte reso malato. Gli manca di vivere in una contrada selvaggia, in una natura e una forma di esistenza più libere e più pericolose, dove di diritto sussiste tutto ciò che, nell’istinto dell’uomo forte, costituisce la sua arma e la sua difesa. Le sue virtù sono dalla società messe al bando: gli istinti più vivaci ch’egli conduce dalla nascita, si confondono immediatamente con le azioni depressive, il sospetto, il timore, il disonore. Ma ecco quasi la formula della degenerescenza fisiologica. Quegli che è obbligato di fare segretamente ciò che sa meglio fare, ciò che preferisce, segretamente e con una lunga tensione, con precauzione e con astuzia, ne diventa anemico; e perchè i suoi istinti non gli fanno raccogliere che pericoli, persecuzioni, catastrofi, la sua sensibilità si rivolta contro i suoi istinti — ed egli si sente la preda della fatalità. È nella nostra società docile, mediocre, castrata che un uomo vicino alla natura, che viene dalla montagna o dalle avventure del mare, degenera fatalmente in criminale. O quasi fatalmente: giacchè vi sono dei casi in cui un tal uomo si trova ad essere più forte della società: il Còrso Napoleone ne è il più celebre esempio. Per il problema che qui si presenta, la testi-


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