Pagina:Il crepuscolo degli idoli.djvu/132


IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI

po, una piccola passione, un piccolo vizio passionale. Ciò può esserci amaro, e tra di noi ridiamo forse dell’aspetto che ciò ci fa avere. Ma a cosa serve ciò! Non ci rimane nessun altro modo per sormontare noi stessi: è questo il nostro ascetismo, il nostro modo di fare penitenza... Divenire personale — è la virtù degli impersonali...


29.

Per una promozione al dottorato. — «Qual’è la missione d’ogni istruzione superiore? — Fare dell’uomo una macchina. Quale mezzo occorre impiegare? — Bisogna insegnare all’uomo ad annoiarsi. — Come vi si arriva? — Con la nozione del dovere. — Chi gli si deve presentare come modello? — Il filologo: egli impara a sgobbare. — Qual’è l’uomo perfetto? — Il funzionario dello Stato. Qual’è la filosofia che dà la formula superiore per il funzionario dello Stato? — Quella di Kant: il funzionario in quanto cosa in sè, posto sul funzionario in quanto apparenza».


30.

Il diritto all’ignoranza. — Il lavoratore affaticato che respira lentamente, che ha uno sguardo dolce, che lascia andar le cose come esse vanno: questa figura tipica che s’incontra adesso, nel secolo del lavoro (e dell’«Impero»! — ), in tutte le classi della società fa


— 133