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portare in trionfo tra la turba de’ confratelli plaudenti la loro opinione, anzichè seguire la via solitaria e aspra e forte, che conduce al santuario di natura, forse a quest’ora un po’ di luce tra il bujo si sarebbe fatta, le menti a quest’ora armonizzerebbero, e nelli studii e nella pratica, in qualche fondamentale concetto, nè si disperderebbe sempre in vane accordature e scordature, con vergogna nostra con iscandalo altrui e col danno della umanità, il tempo ed il fiato.

Ora de’ sintomi del morbo cholerico discorrendo, chi volesse accingersi a farne una classazione razionale, secondo cioè la loro indole patogenica, imprenderebbe opera vana, perchè mal sapremmo stabilire, se tutti appartengano al procedimento specifico della malattia, o se alcuni provengano direttamente da stati morbosi concomitanti. Nella quale ignoranza sarà mestieri attenersi al modo comune di ordinarli, vale a dire secondo la loro successione nel tempo, o in periodi che torna lo stesso. Anzi non essendo mio scopo delineare tutto il quadro fenomenico della malattia, per non riempire le pagine di ciò che si legge in ogni trattato sul cholera, toccherò di que’ sintomi solamente, cui si annette da’ medici maggiore importanza patologica e terapeutica, e degli altri che offrironmi qualche cosa di notevole.

E da’ prodromi incominciando, ne’ casi da me osservati la diarrea precedette lo svolgimento del cholera in due terzi circa de’ malati: nel rimanente gli altri prodromi o furon lievissimi e fugaci, oppure mancarono affatto. E poichè siamo in sul parlare della diarrea dirò, come frequentemente venissi consultato per simile disturbo