con una corda sola si legasse. Giova anco questa legatura à molt’altre cose, le quali si comprendeno chiaramente senza ch’io m’affatichi in servirle. Et all’incontro della colonna, sì come in essa, così anco nel trave della mangiatora dev’essere un’altro anello per attaccare quelle stanghe che tramezzano i cavalli, le colonne deveno essere di buon legno, grosse honestamente, ben liscie, & alte sopra il suolo una canna e mezza ben conficate in terra. Et tante poste deveno essere da una banda della stalla quanto dall’altra, che tutte se riguardino di diretto all’incontro insieme. La corsia, che è quello spatio di mezzo dall’un capo all’altro della stalla, dev’esser larga due canne, & più & meno secondo che si può. Io nondimeno lodarei molto che fosse anco tre, & più di tre. Perche oltra che farebbe più ben vedere, & saria più magnifico & regale, saria anco più utile assai pel lo passeggio de cavalli stracchi, sudati, bagnati, ammalati al tempo del freddo, venti, pioggie, nevi & gelo, & anco ci potrebbeno passeggiare gl’altri cavalli in simil tempo per non lasciarli in otio. Questa corsia dev’essere matonata da un capo all’altro della stalla, overo ingiarata. Deve havere dalle bande i suoi condutti, & scorritori; & ne i capi le sue camere con i suoi rastrelli da attaccare morsi & finimenti & altro: con i suoi cavalletti da metterci le selle, e da tenerci tutto quello che fa di bisogno per l’uso quottidiano della stalla: dal mangiare & bere in fuora de’ cavalli. Perche lo strame deve stare sopra la stalla: la quale sarà fatta in volta di muro, con dui occhi però da gettar à basso lo strame nella corsia per il mangiare e dormire de’ cavalli. Dietro alli quali per niente deve essere cosa alcuna attaccata da i filetti in fuora, perche fa brutto vedere, & è dannoso. Ne meno deve stare cosa alcuna per la corsia; la quale possi impedire il passeggiare, ò de’ cavalli, ò de’ cavallieri, & che facci brutto vedere. Brutta cosa, vituperosa, e dannosa è vedere in una cavallarizza honorata, pettini, sponghe, pannatore, streglie, e morsi, finimenti & altro attaccati dietro à cavalli, Et per mezzo la corsia vedervisi di là un secchio, di qua una forcina, qua una pala, & la una barella; in questo luogo una coperta, & in quello un pagliericcio: & le selle sotto sopra; & i garzoni far mille disordini in un medesimo luogo tutti contrarij l’uno all’altro: i quali sono brutti, dannosi, e degni di biasimo grande, & correttione & castigo. Deve adunque il padrone, & il cavallarizzo, & maestro di stalla con ogni sorte di prudentia correggere simili errori & disordini, & in questo & molto più di tutti il cavallarizzo deve usare gran diligenza, il quale trovando che le cose siano disordinate, & come si è detto, confuse, deve riprendere il maestro di stalla. Officio proprio del quale è di attendere alla politia, & al governo de’ cavalli, e di tutta la stalla. La quale per ritornare alla sua forma; deve essere ben posta, & situata risguardando in tal modo ver Mezogiorno che non manchi però del lume Settentrionale; accioche nell’inverno questa parte stia serrata'’