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DEL CAVALLARIZZO

& nobili deveno essere separati da quelle, nel tempo ch’io vi ho detto di sopra. Benche non sarà inutile il replicare che deveno essere allattati, & star dui anni al più, ma non passarli ne finirli d’un mese appresso, con le madri, & di poi separarli. Sì perchè questo è tempo ragionevole, nel quale sono venuti à debite forze; come anco perche in tal tempo eccitando la natura in loro molto il coito potrebbeno con rivali battagliare; & farsi male: & anco salire le madri, & le sorelle ne riporterebbeno danno evidentissimo. Un auttor ha detto che separati dalle madri, & come dic’egli, smammati fin à tre anni deveno pascolare per i piani; nelli quali per l’aere, e per il correre in quà, & in là si fanno migliori & più vigorosi; & nondimeno in un’altro luogo disse altrimente; allegando ragioni tutte opposite. Alle quali io credo quasi per cenno più sopra haver contradetto. Il modo di separarli nel tempo che havemo detto, che sarà quando i poledri havranno venti due, over al più venti tre mesi, sarà questo, tre dì innanzi al plenilunio di Marzo li levarete dalle madri, e dalle altre cavalle & per spatio di ventiquattr’hore li tenerete nascosti, di poi il dì seguente li tornarete à quelle, & impitosi il ventre di latte e d’herbe che s’havranno, li rimuoverete subito da quelle; ne più di poi li lasciarete ne con esse, ne con altre cavalle pascolare. Perche separandoli in questo modo secondo che vogliono alcuni famosi auttori, restaranno sempre più grossi, & si faranno più disposti & belli. Devete avertire che i poledri nel lor nascimento non deveno essere toccati con mano; perche il toccarli spesso li fa gran danno. Et sopra tutto deveno essere riguardati dal freddo. Devete avertire ancora che i poledri non si deveno allacciare, nel levar dalla campagna, & ridurre in stalla finche non siano di tre anni; & de poledri nobili & generosi intendo, che de gl’altri, li potrete levare & allacciare di due anni & mezzo, & anco di due, secondo il bisogno, & comodità, che si ha di tenerli & levarli; Federico Barbarossa non voleva che i suoi poledri d’espettatione fusseno allacciati fin alli quattr’anni, accioche fosseno più perfetti per le guerre; & per le fatiche, & anco per i maneggi. Ma prima che siano levati dalle campagne & ridutti in stalla io essorto il cavalliero, Signore, & Principe à farli dare il fuoco alle gambe: ancor che non habbino bisogno. Da che un Prencipe, Signore & Cavalliero, non se n’ha à servire per mercantia come hoggidì fanno, merce della miseria e de i vitij che habbondano in luogo delle virtù, molti per tutta Italia. I quali io non dirò nobili, ne cavallieri per non usar in questo termine da cavallieri, ma da mercanti. Hor il fuoco dato come si deve, fa maravigliosi effetti, & massime nelle gambe; sì ne’ cavalli che hanno di bisogno per qualche infirmità, come anco in quelli che non hanno mancamento alcuno. E gl’effetti bonissimi del fuoco sono questi. Le carni lasse, & molle & aperte, costringe & indura: le infiate attenua, sottiglia, & smagrisce. Le cose humide