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DEL CAVALLARIZZO |
ta. Il suo mangniare deve esser habundante & copioso; & massime quando si appropinqua il tempo di darlo alle cavalle. Appresso a quel tempo due mesi almeno deve essere pasciuto & ingrassato di bonissimo orzo. Alcuni laudano dargli un poco di grano, over ervo broscolato insieme con l’orzo mescolato; accioche si facci più gagliardo per la monta, & il suo seme sia più fermo, unito, & più viscoso. Nel tempo che comincia coprire le cavalle mattino e sera, io gli darei beveroni ben mescolati con farina & un poco di sale. Et questo anco farei per diece giorni di poi la monta; accioche se ristorasse più facilmente, più presto, & meglio. Nel detto tempo ancora se gli deveno fare spesso de’ bagni confortativi, & spesso lavarli tutto il muso, le narici, e i genitali di vino odorifero & buono. Et questo dico si dee fare à stalloni capati, scelti, & eccellentissimi, delli quali sete in grandissima espettatione per gli heredi, che à gl’altri che si danno alle cavalle scapoli non si deve haver tanto riguardo, & che non sono in tanta stima. Ma come habbi ad essere lo suo letto, & il resto del suo governo in istalla dirò poi, quando ragionerò del governo de gl’altri cavalli. In questo luogo sol voglio che notate, che lo stallone non si deve sanguinare. Contra l’opinione d’alcuni moderni, che vogliono che li sia cavato sangue subito dipoi la monta da una banda, e dall’altra del collo, & che se gli mettino certe brache, & novelle. Il che forse si potrebbe concedere quando lo stallone havesse rilevato alcuni calci, o gli fosse occorso qualche gran sinistro alla monta scapolo. Ma del non cavarsegli sangue dipoi la monta, la ragione è questa, perche la natura nel coito, over monta li toglie una gran parte delle forze, è del sangue insieme; si come vogliono molti gravissimi auttori antichi. Devete avertire finalmente, che sel stallone non montasse quell’anno al solito, dev’essere purgato, & evacuato con purgatione conveniente all’esser suo: perche se non sarà purgato facilmente potrebbe divenir cieco: conciosia che quello che soleva digerire, & evacuare nel coito discorrerà facilmente, secondo Absirto, & anderà ne gli occhi più che in altra parte del corpo. Et in tal caso potrebbesi anco sanguinare, ma con grand’avertenza però sì del bisogno, come anco del non montare, e dell’età sua.
Cap. 26. Del tempo di dar lo stallone alle cavalle, & altro à questo pertinente.
Non mi pare che quel preambulo d’un auttor moderno quadri, quando dice. Se per regola tritta & approvata della speculatione & c. Nondimeno il saggio lettore consideri ben lui ch’io me ne rimetto. Dico benche il vero tempo & più appropriato di dar lo stallone alle cavalle, sarà circa à venti di Marzo nell’equinotio, accioche nel medesimo tempo, nel quale si saranno ingravidate, già lieti & herbosi i prati, con poca fatica possino notrire