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DEL CAVALLARIZZO

ne insegnar scientie alcune, d’intorno alle quali la forza dell’animo, & dell’intelletto nostro versa, non è però che il cavallo non induca l’homo nella contemplatione del Sommo Iddio; se vorremo rivoltar l’animo alle sue nobili parti, & à i tanti servigi, & utili, che ci reca in questa vita, li quali altro non ci mostrano & sgridano, se non che si come il cavallo noi serve si bene, & in tante guise, & con tanto piacere, honore, & utile: doveriamo ancor noi servire al Sommo Signor nostro Iddio, che ci ha creati, & egli, & noi così nobili, & rendergli gratie infinite, & immortali di tanto dono. C’induce ancora il cavallo nella cognitione della natura de gl’altri animali, domestichi, & fieri, & selvaggi, più che altro animale; partecipand’esso della natura domestica, & mansueta, & della fiera ancora; come di sotto si dirà diffusamente. Ci fa similmente filosofare, penetrando della natura, & complessione sua con tante ragioni, quante si diranno di sotto à i luoghi soi, fa etiandio l’homo molto patiente, & accorto nel reggerlo, & maneggiarlo, bisognando à ben reggerlo, & maneggiarlo, accortezza, & temperanza, & patientia quasi infinita. Et chi altramente crede, & pensa con la forza poter fare quanto bisogna ad ammaestrare, & domare ardito cavallo, & non vole adoprarsi più presto la patientia, & la piacevolezza; di quanto si trovi ingannato ciascun gentilhomo, & cavalliero lo pò giudicare, & l’esperienza stessa lo dimostra; & io ne i libri disotto mi sforzerò di farlo chiaro à tutti. Dandoci dunque il cavallo da speculare per mezzo suo nella bontà di Dio, & nella natura sua, & de gl’altri animali: parmi che chiaramente à tutti gli homini rechi utile non poco, quanto all’animo, & intelletto. Ma gl’utili, che dà al mondo circa le cose del corpo, sono quasi infiniti. Percioche l’uso del cavallo giova molto alla sanità del corpo; essendo esso un’esercitio molto nobile, & temperato, & di tutti i membri quasi ugualmente, bisognando nell’agitar cavalli adoprarvi ogni membro distintamente, & tutto il corpo insieme con una proportione di moto incredibile, & impossibile ad isprimerla con parole. Il qual’essercitio per essere universale di tutto il corpo, & per esso lograndosi ugualmente gl’umori, che potesseno alterare la complessione, necessariamente giova à tutto il corpo. Genera anco nel cavalcare humor allegro, & dà bando alla maninconia humor pessimo, & gravissimo nel corpo humano. Et questo si pò facilmente vedere, che da qualunque gran dolore sia oppresso alcuno col cavalcare cavallo, che satisfacci, se ne sente alleggerire assai: Et secondo che dicono alcuni gravi auttori; & massime Aetio il cavalcare sopra tutti gl’esercitij fortifica lo spirito, tutto il corpo, & massime lo stomaco; purga i sensi, & gli rende assai più acuti, Ma queste cose sono debole, & di poco momento appresso gli utili infiniti, che reca à i stati; percioche essendo la militia patrona de i stati, & essendo essa militia di due parti composta, pedestre, & equestre. Delle quali senza dubbio la equestre è