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DEL CAVALLARIZZO

Cap. 48. Che i cavalli, dipoi che sono fatti si deveno correre armati, & romper lancie, almeno una volta al mese.


Fatto che sia il cavallo, & ben fermo in ogni sorte di maneggio, che gli appartenga, io vi essorto usarlo à correr lancie, non solo all’anello, ma anco alla quintana, & armato, & all’incontro se potete; purche sia cavallo da far questo. Perche verrete à suefarlo à questo; & à mantenerlo disciolto, & veloce in buona lena; se pur però non gli ne darete tante, che siano di soverchio: là onde in una giostra solenne vi riuscirà assai meglio dipoi. Et voi sarete perciò più sicuro, pronto, & prodo cavalliero: & à questo fare l’userete almeno una volta il mese.


Cap. 49. Come si debbino avezzare, & agittare i cavalli, che si vogliono per la guerra.


Volendo voi il cavallo da guerra devete principalmente tenerlo allenato, & correrlo spesse fiate all’insù, & all’ingiù per luoghi montuosi, & tortuosi. Usarlo anco à saltar fossi, che siano poco alti, & larghi nel principio, & dipoi à poco à poco à i più larghi, & cupi, finche venghi ad una giusta larghezza; oltra la quale sarebbe pazzia far saltare il vostro cavallo, ricordandovi in questo caso, & in ogn’altra agitatione, che voi in questo fate del vostro cavallo, e di voi stesso, di quel bellissimo detto.

Est modus in rebus, sunt certi denique fines.

In ogni cosa è misura, & ancora ci sono certi determinati. Oltra alli quali non è lecito di trapassare. L’userete anco à saltar siepi, & muri alla campagna. Et lo essercitarete ne’ torneamenti, armato col stocco in mano; & se non contra molti armati, & à cavallo, almeno contra un solo. Di sorte che così torneando per burla & spasso, si assuefaccia al strepito dell’arme; & à soffrire le percosse da vero. Havendolo prima però avezzo tanto nel trotto, quanto nel galoppo piano, & con furia à i repeloni andar contra à un’altro cavallo, & con la spada nuda in mano, ma disarmato; che ne faccia altro tanto contra di voi. Il quale però deve dimostrarsi nel principio pauroso, ancor che’l suo cavallo sia di bonissima faccia, destro, e savio. Devete anco usarlo a urtare, & investire un’altro cavallo ma in questo avertite per inanimarlo di far che’l vostro contrario si vadi ritirando nel principio, spingendo voi sempre innanzi contra’l suo il vostro cavallo, & urtandolo, non urtando però esso mai voi, ma ritirandosi sempre, ne percotendovi di stocco ò di spada ò d’altro sull’arme, ne meno il vostro cavallo, ma si ben voi esso. Il quale alcuna volta deve dimostrare di fuggir l’urto, & le percosse, non solo col ritirarsi indietro, ma col voltarvi le spalle & fuggir