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LIBRO SECONDO 86

v’è nota) vi vò dare, che anchorche riteneste nel corso il cavallo di modo, che desse della croppa in terra: dipoi come il cavallo havrà presta libertà, & securezza sopra la briglia, & sarà riscaldato nel corpo, pur se n’andrà; & se non del tutto, almeno vi trasporterà assai più del devere, & vi calcherà forte la mano. Per il che se gli romperà in alcun modo la bocca & il barboccio, overo incalliranno: il che non sarà men nocevole poi, che la rottura. Non vo tacervi questo, ch’io lessi già, essend’io giovine molto nelle vanità delle scienze di Cornelio Agrippa, & nella sua occulta filosofia, le quali hora sono, ma allhora non erano prohibiti, che se uno facesse fare un morso d’un ferro, che havesse ammazzato un’huomo, & li scrivesse sopra non so che caratteri, osservando nel fabricarlo certe hore determinate de’ pianeti, con questo dipoi ritenerebbe, secondo lui, ogni sboccatissimo cavallo: e di pazzo, lo farebbe divenire savijssimo. Ma perchè queste sono cose dette vanamente, & ribattute dalla nostra santa madre Chiesa Romana, del tutto le ributteremo, & discacciaremo ancora noi.


Cap 38. Morso per cavallo che cavi la lingua.


Il cavallo suol portar la lingua fuori, ò per haverne che gli n’avanza, ò perche il morso, che porta non se gli conviene. Però quando havrete visto, che con morsi giusti non potete rimediar à tal diffetto, siate sicuro, che ha lingua d’avantaggio, & perciò ne gli farete tagliar tanta, quant’è quella, che cava fuori: & siate sicuro che non gli farete male alcuno, & che prestissimo guarirà. Con morsi li rimediarete con le montate più larghe, & alte dell’ordinario, & intendo in questo luogo per montata il chiapone, over quadro intiero di sopra, al quale accomodarete una cazzuola che di sopra venghi in giù à trappassare un dito fuor dell’aperto del chiapone, la qual cazzuola si vadi allargando in tal luogo piu del chiapone un grosso dito, & si rivolti verso la lingua facendo un poco di vacuo nel rivolto à modo di conchetta. Quei rampini che per tal cagione si sogliono mettere, non li laudo, perche offendono: lauderei bene un quadro tutto pieno di paternostrini, il quale fosse anco attraversato da una stanghetta nel mezzo, anc’essa piena di paternostrini simili. Overo il chiapon riverso, pur così pieno, & con la stanghetta medesima che lo attraversasse, se però il palato di sotto, & la natura del cavallo lo comportasse. I paternostrini si metteno per cavallo di bocca, & lingua insippida: & la cazzuola per cavallo di bocca fresca. Ma se il cavallo la gettasse dalle bande di sopra’l morso usarete i filetti pieni pur di paternostrini ataccati dal chiapone nel luogo della siciliana, & più alti ancora. E si potrebbe ancora quando il cavallo fosse di poco squarcio di bocca, accomodare dalle bande del chiapone over quadro, alcune pontette aguzze: le quali farebbeno, che il cavallo