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LIBRO SECONDO 81

e spezzato. Così anco in aperto di più sorti. Questo disarma i labri del cavallo, & s’egli è alla riversa, sia intero over spezzato, tagliato ò non intagliato, empie il palato di sotto del cavallo, & fa più, & meno l’effetto suo, secondo che più, & meno sarà forte, & ardito, & dona anco alcuna libertà alla lingua, ancor che non sia aperto; & tanto più farà questi effetti quanto più sarà rilevato. Ma notate, che i campanelli che sono troppo taglienti, tra il coverchio, e’l campanello, sogliono per lo piu disdegnare la bocca del cavallo offendendo molto le barre con quel taglio aguzzo. E così i campanelli, pur che siano dritti, & semplici, come i canoni, & le scacce (anc’essi, & esse) pur semplici hanno forza di rilevar di testa il cavallo, se non saranno però accompagnati da guardie gagliarde. Il quarto luogo tengono le filze de’ paternostri, le quali siano intagliate, ò liscie, aperte, ò chiuse, danno nondimeno piacer grande al cavallo. Queste filze à cavallo c’habbi la bocca insipida, & che sia trascurato, giovano molto, perche fanno che stia attento al freno, & sopra di se risvegliato. Perche non sentendosi cosa ferma in bocca, va masticando, & toccando con la lingua sempre quelle tante ballottine, che gli giuocano in bocca: & però sta risentito pigliandosene piacer grande. E queste filze fanno i sopradetti effetti, & con maggior virtù ancora delle briglie soprannominata: essendo però tra esse nel mezzo delle bande un paternostro ò ballotta schizzata piu rilevata, & piu grossa di tutte l’altre. Il quinto luogo è del mellone liscio, over delle ballotte liscie, dalle quali over da quale si cavano le olive, le palle schizzate, & le rotelle. Et queste sono ancora di maggior forza de gl’altri suddetti, & tanto piu se saranno intagliati, & aperti, serveno à disarmare i labri, à tormentar le barre quando siano dure grosse, e larghe: & empieno anco il palato di sotto; quando però battino in dentro, & habbino i falli dalle bande di fuora. Ci sono anco le rotelle, che molto piu fanno le sue forze: le quali se saranno liscie con i falli di fuora, non saranno così gagliarde come l’intagliate, & quelle, che hanno i quadretti; che non so perche se le dicano ferraresi, stroppe, & agruppidi, conciosia, che Ferrara non è stat’essa inventrice di tai freni: ne sol’essa gl’usa, ma s’usano gran tempo fa per ogni luogo. I peri, & i peretti, fiaschi, & fiaschetti, così anco le stroppe semplici, e doppie, da una, e da due prese, à me non paiono d’importanza, parendomi, che senz’esse si possi fare. Però li lascio: & à chi piaceno l’usino à modo loro. Questo è quanto io brevemente ho raccolto, & voluto dire in generale de i morsi, riducendoli à questo numero. Veniamo hora al particolare, & vediamo con che ragione s’habbino ad imbrigliare i cavalli, & quali siano le lor parti.