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LIBRO SECONDO | 73 |
gio di contra tempo, che non va ne gl’altri di mezzo, e di tutto tempo. Et io sono d’oppinione che sia più bello, & lo giudico anco più difficile al cavallo, che gl’altri dui, & massime quando i repeloni si fanno di furia & non di galoppo; & che poi scorrendo il cavallo nel parare gli arrobbate subito la mezza volta con bel garbo, cacciandolo innanzi nel girare, & non rinculandolo in modo alcuno, facendocela far spezzata, presta, & chiusa, come si deve; & non colcata; & che da ivi sopra le anche partendosi spessolato alquanto, se ne va pur di tutto corso all’altro capo del repelone, & fa il medesimo: & così seguita più volte senza fermarsi. Et questo maneggio si accomanda di contratempo (secondo me) over senza tempo più per ironia, cioè per contrario senso, che per altro: perche è sì poco il tempo, che voi li date nel paarre à prender la volta che ben bisogna, che il cavalliere sappi ben fare à farlo bene, così come nella Musica, assai più difficile è pigliar la nota poi d’un sospiro, ò mezzo, che sopra una battuta, e un tempo. Più facile, ancora al cavallo e cavalliero, di poi che fa le sue posate prenderlo nell’ultima & chiuderli la mezza volta al repelone, & seguitare. Hor in questo maneggio lo devete essercitare col modo, che più volte v’è stato detto di farlo ricconoscere prima di passo poi di trotto, e poi di galoppo, riducendolo à poco à poco a quella prestezza & furia, che si richiede; & che pò sopportare il cavallo parandolo poi nel fine con due, ò tre pesate, in bona lena. Perche s’altrimente faceste, non fareste bona cosa; ne lodevole appresso à cavalieri giuditiosi, & appresso à chi sa, e vi sta mirando. Io son sicuro, che in un mese facendo à questo modo, voi affinarete il vostro cavallo tanto, che se le vorrete ad altro l’havrete facilmente, lo devete anco essercitar sempre in questo mese nelle volte raddoppiate terra terra, le quali anco ho voluto, che insegnate prima di questo maneggio al cavallo, accioche in questo, & ne gl’altri venghi più presto, & più giusto alle sue mezze volte. Ma quando il cavallo non vi rispondesse fermo, & consertato, come si deve, ma facesse alcun disordine, non devete per questo sgomentarvi; anzi nell’istesso luogo dove fallisce castigarlo, con tutti quei castighi, che à tal fallo si conviene. Ne devete cessare fin che non facci bene: & se in una mattina non potrete, ben lo ridurete all’altra, overo all’altra: à voi sol basti di non scapitar con esso le prime fiate. Ma questo basti del caval terragnolo. Veniamo al resto.
Cap. 17. Del maneggio à mezzo tempo, & à tutto tempo.
Prima ch’io passi più oltra devete sapere, che maneggio à mezzo tempo vogliano costoro, che sia quello à repeloni de’ quali sul parare alla prima pesata lo pigliate alla volta. E di tutto tempo sia quello, che alle due e tre pesate. Ma io non so perche causa questi tre maneggi non gl’habbino