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LIBRO SECONDO 61

re che i cavalli si faccino più tosto per questa via, da simili cavalcatori, che da quelli, che vanno pianamente con i debiti ordini. Ma non considerano che non chi à buon’hora, ma chi bene, & sano à buon’hora arriva. Lascisi dunque i guasta cavalli & i stroppia mestieri, & elegansi sempre i periti nel cavalcare, & tra i periti anco il più perito à far domare il suo cavallo, non riguardando à spesa, perche in poco spendere di più si schiva il danno, & acquistasi grand’utile, & onore.


Cap. 2. Della larghezza delle rote, & che il roteggiare è uso antichissimo, & utilissimo.



Le Rote per ogni sorte di cavallo se saranno quattro canne larghe per diametro saranno di honesta grandezza; & come si richiede. È ben vero, che per poledri principianti se sono anco maggiori un poco non importa. Et per darvi essempio, questa è la ruota Et quella linea retta, che la divide nel mezzo è la sua larghezza. La quale nelle ruote piccole deve essere una canna, ò poco più, & acciò che meglio sapiate come s’habbino à formare, & donde devete entrarvi, o uscirne, & come essercitar il cavallo in quelle, vi si dimostra per essempio chiaro, nella prima figura della seguente facciata. So che ad alcuni avezzi nelle due rote parer à forse strano le tre grandi, e le tre piccole in questo modo, & che dove è stato posto il numero de’ giri in quattro per mano, io li vogli in tre, overo in dui. Ma se riguarderanno l’intention mia vedranno, ch’io mi son mosso per non fastidir tanto il cavallo, & massime giovane, & poledro: & forse anco il cavalcatore, & cavallier, il quale non havendo à tener à mente si lungo numero di volte, mezze volte, & giri, ponerà meglio mente à tutto quello, che ha à fare col cavallo. Il quale per questo (al parer mio) ne anco si fastidirà tanto, sù una mano, e tanto sù l’altra, e per una via medesima di due rote, e poi solo per una piccola. Oltra che in queste tre rote grandi però, si possono essercitare due cavalli alla volta commodamente, & con grande utilità, chi considera bene, che nelle due non così bene. Ne accadrà moltiplicar porte per haver l’entrata à questi giri, & anco uscita; perche donde entrerete nella medesima uscirete. Et à mio giuditio il cavallo in questo principio, & sempre, si riduce con il poco girare, che con lo assai, da una mano medesima. Le tre rote picciole ho posto con l’istessa ragione, la quale piacendo potrete seguitare, se non piace potete lasciar la rota grande di sopra, & le due picciole di banda di sotto; & seguitare l’ordine, che meglio vi parerà. Et acciò non sia chi pensi, che i giri siano nuova inventione, come alcuni han detto, che de i giri, e del radoppiare ne fu inventore Cola Pagano: Devete sapere, che usitatissimo uso era appresso alli antichi il