un prato dove sia trifoglio, ò altr’herba bona. Accioche tutto l’humor pittuitoso che ha acquistato nell’inverno, & quella humidità della testa per il pascere col capo in terra à questo modo venghino à distillarsi, & purgarsi per le narici. Et lo farete pascere così per tre dì continui, ma non la notte: perche alle venti quattr’hore dev’esser ridutto in stalla al coperto, & ivi havere l’herba medesima di prato, mangiandola però in terra medesimamente. Il che farà che i cavalli così governati meglio si purgheranno, & libereranno da molti mali. Vero è, che quando non s’havesse copia, & commodità di farli pascere nel prato come havemo detto, si pò far mangiare in terra l’herba per li tre dì, & tre notti continui nella stalla; nella quale per quattr’altri giorni appresso li darete la farraina di formento over d’orzo; dipoi quali, li caverete sangue della vena commune del collo, e col sangue meschiarete aceto, oglio rosato & alcune chiare d’ova, & ne ungerete tutto il corpo del cavallo, tenendolo al sole mentre, che tale untione si fa, & che sia asciuta. Dipoi rimettendolo in stalla se li darà la sua farraina per dieci, ò undeci altri dì continui, nelli quali non si deve strigliare ne fargli altro governo al corpo, ne alle gambe, ma si bene appannare la testa, la quale non sarà untata, ne impiastrata. Se gli deve tener ben netto sotto per tutto il tempo che mangierà la farraina, & altr’herba ancora; & se la stalla sarà fredda se le deve far del fuoco dentro. Nel undecimo dì, lo menarete all’acqua lavandolo bene & asciugandolo, con panni grossi di lino; il che farete in giorno sereno; & senza vento. Et non havendo copia d’acqua corrente, buona, ò di mare, la quale à questo effetto è perfettissima: lo farete lavare con acqua di pozzo che sia tiepida, & con liscia. Dipoi ridutto in stalla, medesimamente se li darà l’herba per tutto quel tempo, che vi parerà opportuno, la quale se sarà di trifoglio sarà ottima; ne si pò dar herba al cavallo meglior di questa. Si deve tenere coperto, ò di panno, ò di lino secondo il bisogno. Et deve esser strigliato pian piano di due in due dì una volta & poco; ma ogni dì appannato. Laudo il sale posto à canto à cavalli, ma più laudo il darli mattino & sera un poco di semola mescolata col sale: dal dì che saranno sanguinati fin per tutto il resto che mangiano l’herba. Et non mi piace il dargli l’orzo; perche avendo loro lo stomaco debole, per la crudezza, humidità, & frigidezza dell’herba, malamente & forse non lo potriano digerire; & anco per lo poco essercitio che fanno. Il quale essercitio io vorrei, che ogni mattina fosse in questo modo, & se non ogni mattina, almeno una mattina sì, & l’altra no, fosseno passeggiati per un’hora, & accadendo che sudasseno mi piace, che s’ungano d’olio & vino tiepido. Et che da più mani siano palmeggiati prima al contrario del pelo, ungendoli, & dipoi per il dritto, ma la testa dev’esser solamente appannata & asciuta. Dalle vene del petto non me piace che se gli cavi sangue in questo tempo, eccetto però, se bisogno