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LIBRO PRIMO 50

na; ma di state si dee fare mattino, e sera; di poi che havranno havuto la biada. Ad alcuni cavalli si farà di fiammata vaccina; secondo il maggior bisogno. Et se gl’ungeranno le unghie d’assogna over d’altro secondo, che la qualità d’esse ricerca. Se deveno tenere i cavalli impastoiati & imbalzati, de i piedi dinanzi, & un di dietro, perche questo gli causa utile non poco.


Cap 39. Del governo particolare de' poledri & de' cavalli.


Ancor che l’istesso governo, che s’è detto di sopra s’appartenghi parimente a’ poledri; nondimeno io desiderarei alcune cose in questi, che nè cavalli di età fatti non mi pareno necessarie; & queste sono. Prima che mangiasseno quasi col muso in terra. Perche per questo il collo è sforzato à distendersi & dimenarsi; da che si fa poi più gracile, scarico & bello. Oltra che la testa purga più facilmente quell’humidezza, alla quale generalmente sogliano essere sottoposti. Non deveno essere i poledri per niente battuti nel governarli, ne sgridati; fin che non siano assicurati molto; ma ogni cosa gli si faccia intendere con piacevolezza: & massime se gl’accarezzi & losenghi la testa; & usinuisi spesso ad alzargli i piedi da terra; sotto i quali prima si deve battere con la mano, dipoi mettendoli sopra qualche sferra, ò ferro con un’altro ferro si deve battere sopr’esso. Che così diventeranno piacevoli à lasciarsi ferrare. Et con le carezze si farà, che non solo ameranno il lor curatore, ma etiandio lo desideraranno. Il che medesimamente accaderà se da loro, & da ogni cavallo sarà rimosso tutto quello, che li pò offendere, & recar noia, com’è à dire la fame, la sete, li strami marci, & tristi, il freddo & altro. Nella state le mosche, & il caldo. Et maneggiandoli ancora spesso quelle parti del toccar delle quali s’allegrano: & dalle quali si levasse, essendovi alcuna cosa che li molestasse, che da se, loro non si possono levare. Come saria nettarli spesso gl’occhi, le narici, sotto il codone, & dentro la borsa. Et spesse volte toccarli in tutto il corpo losengandoli con la voce & con le mani, & dandoli alcuna volta alcuna cosetta che piaccia loro non ordinaria à mangiare. Queste son cose tutte che fanno i poledri mansuetissimi & amorevoli nel lor governo, & non che i poledri, ma ogn’altra sorte di cavallo. Sopra tutto è da guardarsi di non aspregiarli con bachette sulla stalla, ne con altro per credere che per questo diventino più destri, animosi & presti: per che è cosa molto dannosa: la quale si pò vedere dal timore, & da quel desiderio che hanno per questo di fuggire: & quando non risguardando ad altro vanno ben spesso à battere delle spalle nella mangiatora, & alle volte le saltano dentro; à pericolo grandissimo di guastarsi, & rovinarsi. Et quando non sia tanto male questo, almeno non mi negarete, che non ne risulti, che il cavallo per timore delle battiture, & de i gridi sì fatti in stalla