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furono senza sdegno, ma non senza qualche dimostrazione di sprezzo. Di che ser Gavassonio se la legò al dito e giurò dentro se stesso di voler farne le sue vendette. Aggiungi ch’ei portava odio contro la memoria del Criccoli, perchè un bel giorno, disputando intorno al libro delle sentenze ed alle decretali d’Isidoro Mercatore, lo aveva chiarito ignorante, quale diffatto era quel ribaldo, che non allo studio di Padova o di Bologna, ma sibbene tra i fiaschi e le taverne s’era fatto dottore.
Astuto com’egli era non indugiò molto ad avvedersi essere una ruggine tra marito e moglie, e troncate le vie atte a menare una sincera riconciliazione. Si pose intorno