infedele, pure t’ebbi sempre presente al pensiero, ed appunto per te per te sola forte mi dolse, ed ora più che mai, poichè t’ho ritrovata, forte mi duole la sofferta sciagura. Ma il cuore è costante, e se pur v’ha gioja che da esso proceda, d’or innanzi sia tutta nostra, e tu per la tua indulgenzia, io per esserne fatto segno avremo almeno quest’ombra di felicità. Ombra, ombra vana, borbottava mezzo smarrita ed estatica la misera Rosetta. Alto è il mio sentire, sono stirpe d’Eroi ed Eroina ancor io, sincero è il contento che provo del tuo ritorno; ma quel che pascersi d’ombra.... Due anni or sono per causa di un raffreddore mi salassarono e vidi che il mio sangue