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rino di Lete e di spegnerla, o in difetto di lasciarmi strappare gli occhi, consentirei di diventar cieco anzichè d’accostar le labbra a quel nappo fatale.
L’autorità femminile che s’usa nella provincia di Lahor non è perpetua, ma temporaria, come s’usava dai Consoli Romani. Al nostro arrivo la terra obbediva alla Regina Formosante gran volpona, ma buonissima come colei che aveva il seno e i fianchi rilevati, possenti rimedi colà a mantenere i soggetti nell’obbedienza e nella fede. Datosi il cambio, la suprema podestà passò tra le mani d’un’altra Regina bella così così, ma meno pastosa e solenne odiatrice d’ogni maniera di abluzione, onde nissuno ambiva