Pagina:Il castello delle Mollere.djvu/13


13

quel vostro dolore, o anime pietose de’ miei compaesani; ne invoco la memoria quando il cuor mio è in tempesta; essa gli è refrigerio e fonte di soavissima calma.

Io m’era messo di conserva per viaggio insieme con un di quelli che portano le uova alla marina. Dopo aver camminato un giorno intiero tra colli sterilissimi, e in mezzo a povere catapecchie mi si scuoprì il mare. M’accoglieva Savona, chiarissima cittade per aver dato i natali a due Sommi Pontefici, al Chiabrera e, si credette alcun tempo, anche allo scopritore dell’America. Era l’ingegno pieno di rudimenti, l’animo di affetti, ma nel borsellino avrebbe capito maggior copia di moneta. Pare quasi