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Or mi si muove, Albatica, vaghezza
Di qui condurti meco a la cultura,
Perchè s’è ver ciò che dic’io, tu ’l veggia.
Giriamo il campo da la parte ombrosa,
(Per quanto fann’ombra in April le piante)
Che ’l sol co’ raggi suoi non ci percuota.
Vedi tu qui quella pianura verde
D’erbucce tutte ricamata eguali?
Non creder già che sien queste le fraghe
Del tuo bell’orto d’Antognan, per quanto
Simili al nascer sien canape e fraghe.
Tempo già fu, che un sempliciotto Inglese,
Di qua passando, i canapin’ germogli
Fraghe le giudicò sul maturarsi;
E posto il piè nel canapajo, andava
Curvo cercando di carpirne alcuna:
Se non che un rozzo villanel gli aperse