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Nudo è ancora il tuo campo: or su t’affretta
A rivestirlo, poichè a lui non basta
La colombina, o pollajuola coltre
Da te già sovrapposta a suo riparo,
Nel caldo giorno, o ne la notte fredda.
Tu, che sei reggitor de la famiglia,
Svegliala tutta, e fino la gastalda,
E i garzoni operosi, e le fanciulle.
Vedi la luna, che ti guarda, e cresce?
Vedi seco, che s’alza il pigro Arturo?
Tutto già mostra a segni aperti e chiari,
Che son le ferie sementive queste,
E qui per tutti havvi lavoro ed opra.
Su, presto, insacca il seme, e ne riempi
Più d’un canestro, e portalo sul campo;
Anzi, ’l sacco medesmo ivi riponi
Presso una pianta, e a tutti sia comune.
Dal suo pollajo il gallo, e le galline
Rilasci la gastalda, e ad un fantoccio