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IL BUON CUORE 239


conceda lunga vita a venditori e compratori. E a queste preci profferite con intensa emozione, tutti gli uditori rispondono Amen. Terminate le preci, i delal si separano, e ognuno va vicino alla stalla affidatagli, e chiama fuori gli abitatori di essa. Ubbidienti alla chiamata, gli schiavi escono dai loro ricettacoli. I banditori mettono in fila le loro merci, consegnano i fanciulli alla sorveglianza degli adulti, dispongono in ordine uomini e (brine secondo il loro valore, e preparano tutto per la passeggiata attorno al mercato. Gli schiavi, infatti, devono marciare sempre in giro attorno al cerchio dei compratori, sotto la guida dei delal, che proclamando l’ultima offerta avuta consegneranno ciascuna delle proprie merci al cliente il quale voglia esami narla prima di fare un’offerta maggiore. Nella processione così ordinata per il primo giro. vi sono persone di tutte le età: vecchi e vecchie che non possono camminare diritti, neppure sotto il comando dei delal; uomini e donne di media età, ancora capaci di servire per vari anni; giovanotti pieni di vigore e adatti al lavoro dei campi; giovani donne, fanciulli e bambini d’ambo i sessi e d’ogni età, dai più piccini che saranno venduti insieme alla madre sino ai già grandicelli o adolescenti. Ma tutti sono vestiti con stoffe di allegri colori, affinchè gli offerenti aprano più volentieri le loro borse. Finalmente ogni delal ha messo a posto gli schiavi,"avuti in,consegna, e la pr6cessione comincia. Alcuni schiavi sono assolutamente liberi da qualsiasi emozione: altri sentono l’orrore della loro posizione. Queste povere bestie umane non sanno a qual padrone e a qual trattamento saranno destinate. Se il pa drone sarà cortese, bene; altrimenti, peggio per loro! La senseria spettante al delal è il due e mezzo peicento sul prezzo di vendita di ogni merce, e la tassa governativa è dei cinque per cento. Gli schiavi sono venduti con garanzia, e si può rescinderé il contratto quando qualcuno di essi non fu descritto esattamente dal banditore. L’aumento di ciascuna offerta non può essere minore di un dollaro marocchino, si paga subito una caparra, e il saldo vien pagato il giorno dopo. Gli schiavi magri vengon venduti a prezzi minori dei grassi, perchè la corpulenza per il Marocchino equivale ad un indizio visibile di salute e prosperita. Una ragazza di quattordici anni vien venduta a circa 35o franchi, un’altra di dieci anni a circa 300. Le donne attraenti e gli uomini robusti sono già stati venduti a prezzi elevati; gli schiavi vecchi o deboli restano ancora invenduti. Ma i delal insistono a offrirli sino al momento della chiusura. E sempre ripetono i loro giri su e giù per il mercato quelle povere carcasse umane che nessuno desidera; qualche bambino malaticcio non può più tener dietro al banditore, e Questo deve prenderselo per mano e trascinarseli dietro. Generalmente, però, tanto i delal quanto i compratori non trattano troppo male gli schiavi; essi li considerano, anzi, come animali il cui valore commerciale potrebbe scemare a causa dei cattivi trattamenti.

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La folla si è già assotigliata. Appena dieci schiavi son rimasti invenduti: gli altri son già passati ai loro nuovi padroni. Ancora una volta le cicogne partendo dalla tomba del santo, passano roteando sopra il mercato, orgogliose della loro libertà. Il sole sta tramontando, la vendita volge al fine. Chi abita nell’interno della città deve affrettarsi perchè le porte stanno per chiudersi. Dal minareto che domina la moschea presso il mercato, un muezzin invita alla preghiera della sera. Dal minareto del santo patrono Sidi bel Abbas e da tutte le moschee mi-’ nori, altri muezzin ripetono lo stesso grido. I lebbrosi dalla città per recarsi al loro rifugio notturno; gli accattoni si ricoverano quatti quatti nei loro antri. Le cicogne ritte sui comignoli delle case, girano maestose occhiate sulla città immutabile, mentre al santo Sidi bel Abbas salgono fervide preci di ringraziamento per la lieta riuscita del mercato odierno.


Fra le nobili ed utili iniziative sorte dai rami intrecciati di carità e patriottismo segnaliamo la:

Commissione per il pronto invio d’indumenti al fronte.

Il desiderio che provano in questo momento tutte le donne italiane di lavorare per i nostri soldati le spinge ad operare individualmente nel modo più attivo a favore di essi. ’,opportunità di coordinare l’invio al fronte delle offerte di indumenti e (l’altri generi che possono riuscire necessari e graditi ai combattenti, ci ha consigliato di organizzare un servizio settimanale regolare di spedizioni al fronte 11 quale dia garanzia che quello che viene donato arriva nel modo più sollecito là ove maggiore l il bisogno. Ne avvertiamo le persone di buona volontà di ogni città. lombarda desiderose che il loro aiuto giunga efficace e pronto ai nostri bravi sélda ti. La Commissione IL PRESIDENTE: ETTORE RUSCONI Luisa Casati Negroni — Maria Castelbarco Albani della Somaglia — Lucia.Gallavresi d’Ayala Bice Greppi Belgioioso — Teresa Junk Garbagnati — Guendalina Litta Cicogna — Alessandrina Luraschi Cervi -7- Giuseppina Rampi De Marco — Olga Valerio Kogan. Magazzino ore si prorvede alle spedizioni: VIA SPIGA N. 25 (Entrata Via S. Spirito) - MILANO Nota delle offerte più desiderate:

Camicie — Coperte bianche in. 2.20 per 1.90 circa Maglie, calzerotti, berretti di lana, fasce per il ventre Mutande — Calze o peize per i piedi — Lenzuola e federe — Asciugamani — Fazzoletti — Sapone greggio — Fogli da lettera, cartoline, matite — Marmellate, eloccolatto, caramelle — Lenzuola usate., Ed ecco il Comitato di Monza, come esempio, già costituito nel seguente modo: Per Monza e Circondario: Luigia Erigerlo Maggi Antonietta Fossati Bellani — Leopolda Casati d’Incisa -- Maria 0810 Scanzi, Via Italia, 241 (Magazzino). SI avverte che la spedizione da Monza partirà il giorno 17 agosto (martedi) e in seguito ogni martedi del mese. E nel magazzino di Monza affluisce la robba e nel magazzino di Milano sono già accatastati i sacchi provvidi: Giovedi, prima partenza: voti ardentissimi alla benefica iniziativa italiana!