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342 IL BUON CUORE


dobbiamo diffidare ma se i provvedimenti nuovi verranno, non per questo sarà chiuso il lungo periodo di lotta: sarebbe follia tutto attendere dal governo e dalla legge: sono i cittadini che debbono preparare il terreno fertile all’opera legi eterna, in confronto di che poco valgono le nostre leggi, le quali colpiscono solo l’atto esterno, quando lo possono aver colto. Per me, senza il concetto di Dio, è vano ogni tentati slativa, affinchè essa possa trarre frutti i più copiosi. E l’oratore, a questo punto, ha rinnovato il suo appello perchè l’opera di pu’ rificazione sia larga e costante, in noi e pres vo di formare le coscienze del dovere, e rimangono senza base le leggi ed il principio di autorità. Oggi regna l’ateismo nelle scuole, e l’indifferentismo nelle famiglie, e noi assistiamo alli

so di noi, per poter auspicare alla maggiore grandezza d’Italia

caduta del principio di autorità, e alla graduale scomparsa delle famiglie, con la conseguente soppressione dei più santi e delicati affetti e d’ogni senso di onestà e di pudore.

ed al trionfo completo delle idealità cristiane. Seguì l’on. Degli Occhi che con una felice improvvisazione espresse tutto il suo più vivo compiacimento per la lotta antipornografica alla quale tra i primi diede la sua adesione. Il deputato di Affori si associò alle considerazioni del cav. Conio dicendo che ai cittadini spetta il combattere e vincere il male: la legge porterà conforto in questa lotta ma sarà insufficiente l’opera sua se mancherà il contributo vivo e fattivo degli onesti. Ebbe parole di alto sdegno contro coloro che speculano sul male ed incitò tutti alla buona battaglia.

Impressionò molto quando mostrò l’insufficenza della legge a punire le pubbblicazioni pornografiche; la legge non punisce che i fatti, non le cause dei fatti, punisce i fatti prodotti dalla lettura di libri cattivi, lascia stare i libri cattivi; l’opera dei genitori è quella che deve prevenire la legge, nel proibire ai figli la lettura di pubblicazioni pericolose,annuncpte spesso negli annunci di quarta pagina di giornali anche largamente diffusi e ritenuti onesti. La cecità dei genitori è fenomenale nel non avvertire i pericoli che insidiano la moralità dei figli e delle figlie: per premiarli delle loro diligenze a scuola, della bontà della loro condotta in casa, li conducono al teatro, al cinematografo, ove si svolgono produzioni che in modo velato, insidioso, la fede, la virtù, l’innocenza, hanno troppo spesso un’intima offesa: in premio della virtù dei figli i padri conducono i figli a perderla!

Altra grande impressione ci ha pure fatto., nel suggerire i mezzi morali più efficaci per combattere la pornografia, il discorso ch- nell’apertura dell’anno giuridico a Lucca ha tenuto il Procuratore Generale, cav. Campana. E’ una pagina che sarà letta da tutti con vivo interesse e con vantaggio. Egli, studiando profondamente i rimedi contro la delinquenza, specialmente giovanile, ha detto fra l’altro: «Io credo che i provvedimenti più efficaci per contenere e diminuire la delinquenza, (madre e figlia della pornografia), siano quelli d’indole.morale e credo che principale dovere dello Stato sia d’organizzare i costumi e l’educazione. «Poco si è fatto a questo riguardo. Hanno solo soppresso il Catechismo dalle scuole, ed istituite le scuole laiche - la scuola cosidetta neutra — proclamando il principio che la gioventù dev’essere educata senza preconcetti che ne orientino in

«Oggi.tutto congiura a corrompere piuttosto che ad educare i costumi. Una colluvie di libri pericolosi per la moralità va appestando l’Italia. Le Università Popolari, in molti luoghi, sono diventate cattedre di anarchia e di corruzione. I giornali, lee edicole, i comizi, i Clubs, le biblioteche circclanti, i cinematografi, sembrano organizzati e coalizzati tutti contro il buon costume. I grandi giornali hanno colonne intere di corrispondenze intime, disoneste e delittuose. Nei cinematografi primeggiano gli spettacoli a base d’immoralità, e la parte ridicola tocca alle persone d’ordine, ai giudici, ai questurini, mentre vi compaiono eroi i ladri. Nei club si danno serate nere, balli scandalosi e peggio. Con pochi soldi qualunque ragazzo può procurarsi figurazioni e pubblicazioni oscene. «Le madri oggi non curano più l’educazione, la quale — se bene impartita da loro — penetrerebbe nell’anima dei loro figliuoli, come il latte nei loro corpi. L’educazione materna, sopratutto, influisce a formare il cittadino. Ma, purtroppo, oggi nelle famiglie i figliuoli anzichè ricevere una buona educazione sono piuttosto viziati dai cattivi esempi e crescono intolleranti di ogni freno, ribelli alle leggi morali e civili, e travolti dalla corruzione e dal vizio, molti finiscono per andare incontro al delitto. Noi vediamo oggi i giovanetti, atteggiarsi ad uomini, con le sigarette in bocca e le bestemmie sulle labbra; li vediamo sputar sentenze sopra ogni arduo problema sociale, li vediamo soci nei circoli, consiglieri e magari presidenti; li sentiamo proporre ordini del giorno, proteste, reclami, ecc., e vediamo per le strade i bambini che prendono parte ai comizi, ai cortei, alle dimostrazioni e alle ribellioni. Quanto erano più cari e piacevoli i giovanetti d’una volta, i quali giuocavano e si divertivano, ma sentivano di essere bambini ancora! «E scuola di corruzione sono le officine create dalle grandi industrie moderne, perchè fra quelle masse d’operai, i giovani imparano che la religione fu creata per tenere soggette le genti, che la morale è modellata conformemente agli intressi delle classi dominanti, che la famiglia è il fondamento dell’egoismo accumulatore e dell’aborrita conservazione del capitale, e che lo Stato è la violenza armata per comprimere le espirazioni del popolo e difendere i privilegiati dalla fortuna. «Preoccupiamoci maggiormente della educazione, organizziamo una campagna contro i corruttori dei minorenni e contro tutte le propagande del male, distruggiamo i germi se non vogliamo il delitto, e curiamo che nelle famiglie e nelle scuole sia impartita un’educazione che ponga Dio a ragione, base,

un modo piuttosto che in un altro la vita. Ma credo che si sia

e scopo della vita.

fatto molto male. Io sono convinto che giovi più ad un popolo l’educazione dell’anima che quella dell’intelletto, e che una

«La Fede - scriveva l’illustre magistrato Tancredi Canonico — è l’unica via retta in cui splende la luce della verità,

educazione morale piena e perfetta non si possa avere fuori

su cui arde il fuoco sacro che crea gli eroi». Ed a questa fede s’inspirano, da questa traggono coraggio i nostri figli che eroi dalla religione. «La religione sola insegue gli atti umani nelle loro prime

origini, nel pensiero e nel cuore, con una sanzione intima ed

camente combattono e muoiono ora per la Patria».